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  • Spalletti: da nemico a tecnico del Milan

    Spalletti: da nemico a tecnico del Milan

    Un presente da avversario, un futuro dall'altra parte della barricata, a guidare la battaglia. Chissà come si sentirà questa sera Luciano Spalletti, allenatore dello Zenit San Pietroburgo, quando si troverà di fronte i giocatori del Milan, che potrebbe guidare la prossima stagione. Il condizionale è ancora d'obbligo, ma nella testa di Galliani c'è l'idea di portare a Milano il tecnico di Castaldo che nonostante i rubli a fiumi e il ruolo di manager a 360 gradi ha voglia di tornare in Italia dopo tre anni a casa dello zar dove ha vinto due campionati, una coppa di Russia e una Supercoppa di Russia.

    Guardiola è e resterà un sogno per motivi puramente economici, ecco perchè Spalletti è il nome più caldo per sostituire Allegri, che comunque andrà a finire lascerà il Milan al termine della stagione. La stima c'è da tempo, come confermato l'ex tecnico della Roma ad inizio settembre in una lunga intervista: "Nel 2010 Galliani mi contattò per affidarmi la panchina del Milan, ma poi mi richiamò dicendomi che ero libero e che Massimiliano Allegri avrebbe firmato con loro di lì a qualche ora". Nel viaggio in Russia l'ad rossonero troverà il tempo per gettare le prime basi per il futuro. Un nuovo Milan, con Spalletti al centro.

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