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  • Juve, la vera vittoria è il gol di Dybala

    Juve, la vera vittoria è il gol di Dybala

    • Nicola Balice

    465 minuti. Tanto ha dovuto aspettare la Juve per festeggiare il primo gol di Paulo Dybala. O per meglio dire, tanto ha dovuto aspettare Paulo Dybala per veder premiati i propri sforzi. Il gol prima o poi sarebbe dovuto arrivare, lo ha detto e ribadito Max Allegri che quando vuole sa lanciare frecciatine avvelenate ai suoi, con Dybala non ha mai dovuto farlo. Mancava il gol, non l'atteggiamento giusto o la prestazione positiva. Ma al di là di ciò che piace e consola un allenatore, in questo avvio di stagione non poteva bastare un Dybala all'insegna del sacrificio e del lavoro per la squadra: una serie di prestazioni normali sono per dei giocatori normali, la Joya è molto di più. Ed eccola finalmente la perla che può riportarlo fuori da canoni di un giocatore normale seppur positivo: la Dinamo Zagabria è stato avversario morbido, con un pizzico di spazio in più e di calcioni in meno, un po' di serenità in più e di responsabilità in meno grazie ad un risultato già archiviato, il gol è arrivato. Che gol che è arrivato, una rete di potenza e prepotenza, di talento e voglia pura. Appena prima della sosta, la rete che può segnare la svolta della stagione di Dybala. "Ogni partita che passava diventava più dura", il commento a caldo. Ora sarà tutto più facile.

     

    INTESA VICINA Gol di Pjanic, gol di Higuain, gol di Dybala. Musica per le orecchie della dirigenza bianconera, gioia per gli occhi di tutti i tifosi juventini. Gol che arrivano nella stessa serata a premiare una prestazione all'italiana, non perché figlia del catenaccio ma perché arrivata contro un avversario decisamente inferiore a una Juve che ha tenuto il pallino del gioco dal primo all'ultimo minuto come avviene solitamente in Serie A. Un avversario morbido, trasformato in sparring partner dalla Juve che ha avuto modo quindi di aggiungere una partita al chilometraggio dell'intesa dei suoi giocatori maggior talento e qualità: meno presente in area di un anno fa Dybala, che continua a cercare il modo per unirsi e non sommarsi ad Higuain, cercandosi con i movimenti anche senza trovare il modo per una volta di passarsi la palla. Si tratta, si vede a occhio nudo, di un procedimento ancora in divenire verso l'intesa migliore: giocare insieme con continuità è l'unico modo per riuscire a trovarla nel minor tempo possibile. Giocando così, ritrovando il sorriso che solo il gol sa donare ad un attaccante, l'obiettivo non può che avvicinarsi. La prima rete stagionale però non è solo un numero o un episodio buono a interrompere una statistica negativa, può essere davvero una svolta per Dybala e la Juve tutta. Perché è vero che alla ricerca del modo in cui qualità ed equilibrio possano sposarsi nella Juve di oggi alla perfezione c'è un Dybala chiamato a fare ciò che più serve alla squadra. Andando dove più serve alla squadra. Ma è evidente: più vicino alla porta è, meglio è. Per tutti. Perché un Dybala che oltre Higuain riesca ad essere messo nelle condizioni di segnare con continuità, diventa sì un problema che rischia di far saltare gli equilibri. Per gli altri però...

    @NicolaBalice


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