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  • Lazio: amuleto Mauri

    Lazio: amuleto Mauri

    • M. A.
    Macché falso nueve, vero bomber. Torna Mauri, torna il gol. Quello tanto invocato col Napoli: mancava il capocannoniere biancoceleste domenica, col Milan ci sarà. Aveva salutato tutti con la rete dei record e un palo pieno di rimpianti nel derby. Una contrattura lo aveva bloccato in tutta la settimana post-Roma sino al forfait nell’ultima giornata d’andata. Ieri finalmente Mauri è tornato ad allenarsi in gruppo. Sarà fondamentale la sua carica sabato sera. Prima del fischio d’inizio nella stracittadina, aveva trascinato i compagni a scaldarsi sotto la Nord: «Guardate i tifosi negli occhi, capite quanto vale questo derby per loro». S’erano lasciati al terzo posto, Stefano e la Lazio, adesso devono tornarci insieme. C’è un intero girone di ritorno, subito la possibilità di battere finalmente una big. Mauri - come riporta il Messaggero - è già una garanzia di successo, quando gioca titolare si vince sempre. Incredibile: 27 punti su 31 con lui in campo, addirittura 4 sconfitte e un pari (Udinese, Genoa, Juve, Napoli e Verona) col capitano ai box. La sua uscita al 43′ a Empoli aveva segnato l’altro ko, oltre al primo con Milan, in cui Stefano era subentrato al 73′. Pioli non l’aveva forse capito all’inizio, ora è a lutto senza il suo amuleto: all’andata c’era Keita nell’undici contro i rossoneri, oggi le gerarchie sono ribaltate. Stefano segna come non aveva fatto mai con la maglia della Lazio: con la Roma ha eguagliato il suo primato di sempre in Serie A (7 gol) come ai tempi (2003/04) del Brescia a fine stagione. Stefano segna quanto un centravanti, anzi più di Djordjevic, una rete ogni 121′.

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