Nonostante le poche partite giocate, Manolo Gabbiadini ha una media realizzativa positiva, con un gol segnato ogni 108 minuti. Quasi, in pratica, una rete a partita. Un ottimo biglietto da visita, per cercare di catturare le attenzioni di Antonio Conte, commissario tecnico della Nazionale. Ma questo sogno,a quanto pare, è destinato a non realizzarsi: in estate ci saranno gli Europei e Gabbiadini sa di avere le potenzialità adeguate per far parte della spedizione azzurra. Ma la concorrenza, chiaramente, è spietata Insigne, Immobile, Zaza, Eder, Pellè, El Shaarawy, Rossi, Candreva sono solo alcuni dei nomi di un reparto offensivo che non ha talenti incredibili e che, quindi, è ancora tutto da decidere.

In questo senso, sarà importante capire il modulo che vorrà utilizzare Conte, che inevitabilmente finirà per condizionare le sue scelte. Tatticamente, Gabbiadini rende meglio da esterno, magari in un 4-3-3. Sarri non ha mai voluto considerarlo in quella posizione, però, bollandolo subito come vice Higuain, per caratteristiche e soprattutto per necessità. Intanto, ciò che è sicuro, è che i progetti per il futuro sono diversi. La mancata cessione a gennaio potrebbe essere un segnale, quello che aspettava, per la prossima stagione. Per sentire finalmente la fiducia che non gli è mai stata concessa.