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  • Italia, UFFICIALE la lista di Conte: 'Balotelli sprecato, non professionista'

    Italia, UFFICIALE la lista di Conte: 'Balotelli sprecato, non professionista'

    Segui LIVE su Calciomercato.com la presentazione delle scelte ufficiali di Antonio Conte per la sua Nazionale in vista degli Europei.

    23.16 Conte ai microfoni di Radio Uno: "Balotelli? Un giocatore sprecato, preferisco parlare di giocatori professionisti".

    22.02 Riecco Conte: "Il resto del gruppo? Abbiamo Daniele Rugani, e Marco Benassi che fanno parte dell'Under 21 di cui Marco è il capitano, e anche Davide Zappacosta. Sono calciatori che faranno parlare di loro in futuro. Poi con noi ci sono tante persone che lavorano dietro le quinte, che sono tutte persone fondamentali per noi. Gli abbinamenti di camera in ritiro? Non decido io, la decisione spetta ai giocatori. Ci sono ragazzi che hanno abitudini simili, c'è chi vuole dormire con la tv accesa etc etc. Io ai Mondiali negli Stati Uniti ero in camera con Benarrivo che è salentino come me".


    22.00 Di nuovo Buffon: "Il blocco Juve? Diciamo che ho avuto la fortuna di avere rapporti di amicizia molto stretti coi miei difensori ed è normale che con loro (Chiellini, Bonucci e Barzagli) il legame sia forte. Anche col resto della squadra, tuttavia, c'è un bel rapporto. Ormai il nuovo corso della Nazionale è iniziato da due anni"

    21.52 Insigne e la passione in famiglia per il pallone: "Siamo tutti calciatori in famiglia, quattro figli e quattro calciatori"

    21.50 Tocca ad El Shaarawy che incontra il suo primo allenatore: "Per me mister Dionigi è stato un maestro, il Legino la squadra con cui ho tirato i primi calci".

    21.35 ANCORA CONTE - "Ho dovuto scegliere due volte, perchè prima di questa scelta dei 23 ho dovuto fare le convocazioni per lo stage di due settimane. Sono scelte che si devono fare, è inevitabile che da un punto di vista umano dispiace molto, non è facile escludere giocatori che si sono dimostrati anche ottime persone e che ti hanno dato tutto in questi due anni. Il Belgio? Affrontiamo una delle favorite per la vittoria finale, che è cresciuta tanto e che ha tanti giovani di talento. Però ci sono i favoriti sulla carta e poi c'è il campo: noi dobbiamo dimostrare di non essere da meno".

    21.30 Ecco Lippi: "A 20 anni ha fatto decidere un ct, che in quel momento ero io, di fargli saltare un anno in Under 21, perché era sprecato e doveva giocare coi grandi. Ha grande voglia di imparare e di mettere a disposizione le sue qualità. Il difetto? E' un po' troppo esuberante in campo e ha anche pagato per questo. Le scelte? Per me non è dura, i giocatori capiscono subito il tuo modo di proporsi, di ragionare, di rapportarsi a loro e piano piano capiscono che toccherà a loro stare a casa.Tutti parlano del Belgio e della Francia, nessuno dell'Italia, meglio così per me"..



    21.28 Parla Florenzi: "La prima cosa che ho messo in borsa? La Playstation. Mia nonna in Francia? Quello di Roma è stato un gesto che gli avevo promesso, era la prima volta che veniva allo stadio. Il gol col Barcellona? Tanto istinto, un pizzico di bravura e fortuna, un bel mix".

    21.25 Le parole di De Rossi: "Sono da tanti anni in Nazionale e per la prima volta quest'anno ho temuto di non essere parte di questo gruppo, invece ce l'ho fatta ed è una grande gioia esserci". 

    21.15 Le parole di Bonucci: "I miei compagni e i miei amici dicono che sono simpatico, in campo mi trasformo". Prende la parola anche Giorgio Chiellini: "Un punto in più o in meno non cambia nulla, se serve per vincere sono disposto a uscire anche fasciato dal campo". E infine Andrea Barzagli: "Con Giorgio e Leo ci vediamo spesso, anche fuori dal campo con le famiglie".

    20.56 Le parole di Buffon: "Siamo una delle Nazionali di riferimento, ci si aspetta sempre tanto, speriamo di riuscire a sorprendere. Una gioia simile al 2006? La nascita di un figlio potrebbe essere simile, ma per quello che riguarda la parte lavorativa nulla può essere simile a vincere un Mondiale. L'esordio col Parma? In quel momento mi sentivo un supereroe. Per l'età, per la stravaganza che avevo. Oggi non mi sento un medioman, mi sento abbastanza realizzato. L'esordio con l'Italia? Non avrei mai voluto mettere piede in campo in quella partita per il tempo (nevicava ndr.) per l'importanza della gara... Non vedevo l'ora finisse quella partita. Per vincere serve più rabbia che fortuna, nell'ultimo periodo della carriera serve a fare la differenza. La retrocessione della Juve? Penso che per me sia stata un'occasione per dimostrare che oltre alle parole servono i fatti. Secondo me in quel momento era giusto dare il segnale di un grosso senso di appartenenza".

    20.45 - Queste le prime parole di Antonio Conte: "Ci sarebbe tempo fino alla mezzanotte prima della prima gara, ma sono sicuro delle scelte fatte, dato che abbiamo lavorato tanto e siamo consapevoli di quello che abbiamo fatto".

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