Un'altra batosta in tribunale per Doyen
Dove stia la notizia positiva per Doyen, non è dato sapere. Anche perché, guardando all’altro versante, l’offensiva presso le istituzioni europee non parte sotto i migliori auspici. Raccontano che in occasione del dibattito tenuto lo scorso 28 gennaio presso lo Sport Intergroup del Parlamento Europeo il senhor Nelio Lucas non abbia rimediato una gran figura. Inoltre, a stoppare le velleità di Doyen e del suo CEO ha provveduto una dichiarazione congiunta firmata in data 11 novembre 2015 da un gruppo di parlamentari europei, fra i quali l’italiano Antonio Tajani. E si tratta di un documento nel quale la condanna del modello di TPO/TPI è totale e inequivoca.
Va a finire che l’unico giudizio favorevole a Doyen emesso da un foro giurisdizionale è quello pronunciato a fine dicembre dal TAS, nel quadro del conflitto con lo Sporting Clube de Portugal a proposito della cessione di Marcos Rojo al Manchester United. Una sentenza, quella del TAS, che ha confermato quale sia la logica d’azione del tribunale arbitrale. Si tratta di un soggetto giurisdizionale che guarda soltanto alla violazione di un contratto, ma se ne infischia di quali siano le condizioni in cui quel contratto è stato firmato e le eventuali violazioni delle regole che esso comporta. È il momento di mandare in pensione questo tribunale e di pensare a un soggetto più adeguato alla mutata struttura economica dello sport globale.
@pippoevai